Una delle creazioni più
spettacolari cui la natura ha dato vita si trova nel cuore di un massiccio
calcareo, nelle vicinanze del comune Baia di Ferro, a Gorj, in Romania. Non si
tratta di un luogo qualunque, ma dicono vi aleggino magia e mistero.
Esiste infatti una leggenda che
racconta come all’interno di questa grotta vivesse una bellissima fata dei
boschi, di una bontà immensa. Ella dava una mano a tutti coloro che accorrevano
da lei per cercare aiuto. La magica fata aiutava gli scapoli a trovare le loro
anime gemelle, aiutava le donne a sposarsi o a trovare la fertilità nei casi in
cui non riuscissero ad avere figli.
Finchè un giorno bussò alla sua
porta un giovane affascinante, chiedendole soccorso: ciò che voleva trovare era
un po’ di fortuna.Ma senza alcun
preavviso la fanciulla si innamorò del ragazzo. Amare non le era concesso, avrebbe
così infranto quei voti dai quali dipendevano tutte le sue doti magiche. Nonostante fosse disposta a tanto solo per Amore,
l’ uomo l’ abbandonò. Come poteva il suo cuore resistere ad un dolore tanto
forte? In poco tempo la fata si spense…Il suo corpo bruciò, arso da una fiamma
che uscì dalla terra. E da allora la grotta prese il nome di Grotta delle
Donne.
Quando sentiamo
parlare della Transilvania, celebre regione della Romania, ci viene subito in
mente il Conte Dracula: il leggendario personaggio uscito dalla penna dello scrittore
irlandese Bram Stoker. Questi, per scrivere il suo libro, preseispirazione dai racconti sul mitico Vlad
Tepesdi Arminius Vambéry,professore ungherese. Il principe romeno è
passato alla storia con un inquietante soprannome, l’ "Impalatore",
che si è conquistato grazie alla pratica di impalare i nemici. La reputazione
di essere un uomo crudele e sanguinario non ci mise molto a diffondersi in tutta Europa, eppure in Romania
egli è stato anche venerato come eroe popolare. http://www.latelanera.com/vite-estreme/personaggio.asp?id=261
Ma non ho intenzione di annoiarvi con semplici appunti di
storia che potete aver già letto da molte altre parti. Quello che voglio fare
oggi è invece raccontarvi l’altra faccia nascosta della medaglia: la storia d’
amore tra Vlad Tepes e la solo donna che sia mai stata capace di conquistare il
suo cuore di ghiaccio.
Chi di voi ha mai sentito parlare di Katharina? E’ questo
il vero nome della donna che ammaliò il nostro Dracula. Essi ebbero una relazione
clandestina che durò più di vent’anni e
che diede vita a cinque figli. Si dice che solo perlei Vlad provò dei sentimenti umani, come la
gelosia.Anzi alcune cronache raccontano
che la ragione che si nascondevadietro
molti dei suoi atti di crudeltà era proprio la mancanza che sentiva di lei
quando erano distanti, capace di provocargli una frustrazione, una gelosia e
una rabbia così travolgenti da portarlo alla pazzia. Quando si conobbero lei
aveva soltanto 17 anni ed egli 34. Era l’ anno 1465, prima di Natale: alcune ragazze
stavano cercando di oltrepassare una collina, spingendo sulla neve una grande
slitta con delle provviste per dei soldati il cui battaglione si trovava nelle
vicinanze della casa di Vlad.Egli,
vedendole, si offrì di aiutarle. La gentilezza che il nobile sovrano Valacco
mostrò in quel momento risultò a tutti molto strana. Ma cosa che risultò ancora
più palese fu il fatto che Vlad, per tutto il tempo, non era riuscito a distogliere
lo sguardo dalla bellissima fanciulla con gli occhi azzurri e una cascata di
lunghi capelli dorati. Chi era secondo voi? Proprio Katharina Siegel, ben conosciuta nella regione
per la sua bellezza e anche perché era la figlia di un rinomato tessitore,
Thomas Siegel. Dopo un grave incendio che aveva lasciato la sua famiglia povera
e senza una casa, la ragazza crebbe in un Monastero francescano. Fu la sola donna che il Principe romeno
corteggiò con passione: basti pensare che acquistasse spesso da Veneziapregiati abiti di seta ricamati per darli in
dono alla sua amata. La cronaca racconta che il loro amore fosse però osteggiato
a tal punto da portare ad una grande rivolta tra gli allora pretendenti di lei,
tre dei quali provenienti da ricche famiglie della comunità sassone.
Allora Vlad si indignò quando i Sassoni imposero tasse
molto più alte alla città di Brasov ed era ancora più adirato per le congiure
perpetuate dai signori che governavano la stessa. Fu così che decise di incendiare
tuttele raccolte del paesino Barsa e
comandò di catturare centinaia di commercianti e mercanti, per portarli alla
periferia della città. Qui li impalò, poi saccheggiò la chiesa Bartolomeu e
incendiò anche il paesino Codlea. Pensate che addirittura quella mattina il
sanguinario sovrano fece colazione in mezzo ai corpi dei moribondi; ma fu
interrotto quando gli giunse la notizia che alcune mogli dei commercianti
uccisi erano andate a casa di Katharina, l’avevano presa, maltrattata e
umiliata. Le avevano persino tagliato i capelli! Furioso per l’ accaduto, Vlad
minacciò di incendiare l’intera corte. E fu solo per salvare la sua amata che
accettò di liberare gli altri ostaggi. Sapete, la leggenda narra che il
Principe riuscì a recuperare almeno una ciocca dei capelli dell’amata: la portò
con sé e la depose su un cuscino di velluto, dentro il suo armadio, come fosse
un tesoro preziosissimo da custodire. Ve lo sareste mai aspettato un simile
gesto da un uomo tanto spietato?
Vlad aveva sempre voluto sposare Katharina , però le leggi
rigide della religione non glielo permettevano.Perciò mandò una lettera di indulgenza a Papa Pio II, chiedendogli l’annullamento del matrimonio con la prima
moglie, AnastasiaHolszanska, nipote
della regina di Polonia.
Nel 1462 la città al sud dei Carpazi fu assediata dai
Turchi: erano stati proprio i ricchi proprietari terrieri a tradire Vlad, unendosi
a Radu Il Bello, suo fratello, appoggiato dagli Ottomani.Anastasia si suicidò buttandosi dalla torre
del castello nel fiume che circondava il castello.
A questo punto penserete che Vlad era così libero di sposare la sua Katharina (con la
quale aveva già tre figli pensate: Vladislav, Catherina e Christian).Tuttavia alcuni suoi vecchi rivali complottarono
per catturarlo e rinchiuderlo. Mattei Corvin gli promise la libertà, ma alla
condizione di sposare la propria zia, Elisabeta Corvin de Hunyadi. In questo
modo Vlad perse di nuovo l’opportunità di ufficializzare la sua relazione con
Katharina…Nel frattempo però ella dette alla luce altri due figli: Hanna e
Sigismund.
Katharina stette sempre al fianco di Vlad, appoggiandolo con la sua
dolcezza e con il suo amore incondizionato, anche quando l’amato perse il
trono. Vlad ha sempre avuto cura dei suoi figli e ha sempre portato nel suo
cuore Katharina. L’uccisione del sovrano mise fine alla loro storia d’amore e
la leggenda racconta che ella, per il dolore, si chiuse in convento.Bhe in fondo, dall’ affascinante personalità
di Vlad, non ci si poteva aspettare che una spettacolare storia d’ amore, non
credete?